01/2022 – Lettera aperta del Presidente Fabio Cerchiai

“Mi piacciono più i sogni di un futuro migliore che la storia del passato”. Mi riconosco con quanto affermato da Thomas Jefferson, ed è per questo che apriamo questo 2023 guardando avanti e non nello specchietto retrovisore. Non perché l’anno che si è appena concluso non sia stato significativo, anche per l’industria finanziaria. Tutt’altro! Le sfide sono state molte e gigantesche per tutti, compreso il settore finanziario che è stato chiamato a sostenere e proteggere l’economia reale. Entriamo in un anno nel quale saranno diverse le occasioni per dimostrare che dalle crisi proviamo ad uscire più preparati e più resilienti. Alcune – necessariamente intrecciate – sono già in corso e il loro esito disegnerà il nostro futuro. Penso in Italia al PNRR, in Europa alle riforme del Patto di Stabilità e Crescita, nel mondo al faticoso superamento delle emergenze della guerra e dell’inflazione. Come FeBAF riteniamo che tre siano gli ambiti nei quali offrire un contributo di analisi e proposte alle comunità e alle istituzioni: welfare, tassazione sul risparmio, finanza d’impresa. In tutti e tre, vi è bisogno di rinnovare e innovare una partnership pubblico-privato che ha già permesso nei decenni trascorsi di superare altri momenti di difficoltà, forse meno persistenti e diffusi, ma non necessariamente meno gravi. Avvieremo dunque delle iniziative di “policy” che metteremo sul tavolo dei decisori. Tutte finalizzate a rinsaldare un intento di collaborazione tra attori del settore privato e tra questi e gli interlocutori pubblici. Non si tratterà di stilare un cahier de doléances, ma di formulare proposte che concretizzeranno e valorizzeranno il contributo dell’industria  finanziaria in tre ambiti che sono centrali in una lunga fase storica caratterizzata da risorse pubbliche scarse, necessità di irrobustire la struttura patrimoniale di imprese e famiglie, invecchiamento di una popolazione che non dispone di infrastrutture sociali adeguate e deve fare i conti con un mondo del lavoro dalle caratteristiche sempre più fluide e intangibili. Non abbiamo la pretesa di sbrogliare magicamente matasse aggrovigliate da tempo, ma ci stiamo lavorando e siamo consapevoli della nostra capacità che proveremo a declinare durante quest’anno che sarà decisivo per l’Italia e l’Europa, mai come ora interdipendenti. A lettrici e lettori, un fiducioso augurio di buon anno. 

 

Il Presidente

Fabio Cerchiai